Gli strumenti di supporto dell'INPS per persone con disabilità uditive
29.11.2024

Gli strumenti di supporto dell'INPS per persone con disabilità uditive

 

Le misure di sostegno dell'INPS

 

In base alla Legge del 20 febbraio 2006, n. 95  “[...] si considera sordo il minorato sensoriale dell'udito affetto da sordità congenita o acquisita durante l'età evolutiva che gli abbia compromesso il normale apprendimento del linguaggio parlato, purché la sordità non sia di natura esclusivamente psichica o dipendente da causa di guerra, di lavoro o di servizio”

 

La legislazione italiana ha messo a disposizione delle misure di sostegno che sono fondamentali per garantire un adeguato supporto economico alle persone con minorazioni uditive in Italia. Tra queste è possibile individuare:

 

  • pensione ai sordi;

  • indennità di comunicazione;
  • assegno sociale.

 

La pensione ai sordi

 

Una delle principali forme di supporto economico previste per i sordi in Italia è la pensione non reversibile per sordi. Questa misura è destinata a chi possiede i seguenti requisiti:

 

  • chi ha una condizione di sordità riconosciuta

  • un'età compresa fra i 18 e i 65 anni;

  • cittadinanza italiana o residenza in Italia. Possono accedervi anche i cittadini dell’Unione Europea e i loro familiari che risiedono in Italia e hanno lavorato in uno degli Stati dell'UE, così come i cittadini extracomunitari titolari di carta di soggiorno.

  • un reddito annuo personale non superiore a 17.920,00 euro.

 

La pensione viene erogata fino al compimento dei 65 anni, dopodiché viene automaticamente trasformata in assegno sociale. L'importo della pensione varia a seconda dell'anno in corso ed è possibile verificarlo sul sito dell'INPS.

 

Indennità di comunicazione 

 

Per le persone che hanno disabilità uditive è stata istituita anche un'indennità di comunicazione speciale, indipendente dall'età e dal reddito personale. Questa indennità è destinata a coloro che hanno una condizione di sordità riconosciuta e risiedono in Italia. Inoltre, similmente alla pensione per sordi, anche i cittadini dell’Unione Europea e i loro familiari, nonché i cittadini extracomunitari titolari di carta di soggiorno e i minori iscritti nella loro carta di soggiorno, possono beneficiarne.

 

Infine, va precisato che l'indennità di comunicazione è incompatibile con l’indennità di frequenza scolastica per minori, con l’indennità di accompagnamento per invalidi civili totali o per i ciechi civili totali e con la pensione non reversibile ai sordi.

 

L'assegno sociale

 

Alla soglia dei 65 anni, coloro che precedentemente percepivano la pensione di inabilità, l'assegno mensile di assistenza o la pensione non reversibile ai sordi hanno diritto, in presenza di determinati requisiti reddituali, all'assegno sociale. Quest'ultimo ha un importo più alto rispetto alle prestazioni precedenti.

 

Inoltre, per accedere all'assegno sociale, i beneficiari devono soddisfare ulteriori requisiti, tra cui:

 

  • età: il richiedente deve aver compiuto 67 anni. In precedenza, l'età era di 66 anni e 7 mesi, ma è stata aumentata nel 2019 per adeguarsi alle normative vigenti;

  • stato di bisogno economico: è necessario trovarsi in una situazione di bisogno economico, con redditi al di sotto delle soglie stabilite dalla legge;

  • cittadinanza e residenza: il richiedente deve essere cittadino italiano o rientrare in situazioni equiparate. Inoltre, è richiesta la residenza effettiva in Italia;

  • requisito di soggiorno: deve essere soddisfatto il requisito dei dieci anni di soggiorno legale e continuativo in Italia.

 

Per l’attribuzione dell’assegno sociale, vengono considerati i redditi personali per i cittadini non coniugati e il cumulo del reddito del coniuge per i cittadini coniugati. Sono inclusi i redditi assoggettati all'IRPEF, redditi esenti da imposta, redditi soggetti a ritenuta alla fonte, redditi di terreni e fabbricati, pensioni di guerra, rendite vitalizie erogate dall’INAIL, pensioni dirette erogate da Stati esteri, pensioni e assegni per invalidi civili, ciechi civili e sordi, e altri redditi specificati dall’INPS.



 

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