Il Decreto Disabilità 2024: le ultime disposizioni
Legge n. 227 del 2021: di cosa si tratta
La legge 227/2021 introduce specifiche novità in materia di tutela e promozione dei diritti delle persone con disabilità in Italia.
Questa normativa assegna al Governo la responsabilità di emanare, entro il 15 marzo 2024, uno o più decreti legislativi per la riforma delle norme esistenti sulla disabilità. L'obiettivo primario è quello di assicurare alle persone con disabilità il completo riconoscimento dei loro diritti civili e sociali, inclusi il diritto a una vita autonoma e alla completa inclusione sociale e lavorativa, oltre all'accesso reale ai servizi, ai benefici e ad altre facilitazioni.
La legge si fonda su principi chiari e orientamenti precisi, tra cui spicca l'adozione di una definizione di disabilità in linea con gli standard internazionali, l'introduzione di una valutazione multidimensionale della disabilità e la promozione di progetti di vita personalizzati e partecipativi. Inoltre, si prevede l'automatizzazione dei processi di valutazione e il potenziamento dei servizi pubblici per favorire una maggiore inclusione e accessibilità.
Un elemento fondamentale è rappresentato dalla creazione del Garante nazionale delle disabilità, un organo indipendente con il compito di difendere e promuovere i diritti delle persone con disabilità, accogliendo segnalazioni di discriminazione o violazioni e formulando raccomandazioni alle autorità competenti.
La Legge n. 227 del 2021: Obiettivi e Principi
Alcuni degli obiettivi e dei principi che è possibile individuare all’interno del testo normativo sono:
- definizione coerente di disabilità: la legge promuove l'adozione di una definizione di disabilità coerente con gli standard internazionali, fondamentale per garantire un trattamento equo e uniforme delle persone con disabilità in vari contesti;
- valutazione multidimensionale: introduce la valutazione multidimensionale della disabilità, che tiene conto non solo delle limitazioni fisiche, ma anche di quelle cognitive e sensoriali, fornendo così una visione più completa delle esigenze e delle capacità delle persone coinvolte;
- progetti di vita individuali e partecipati: la legge promuove la realizzazione di progetti di vita individuali, personalizzati e partecipati, che consentano alle persone con disabilità di essere protagoniste delle decisioni che riguardano il loro futuro;
- informatizzazione dei processi: si prevede l'informatizzazione dei processi valutativi e la riqualificazione dei servizi pubblici per garantire maggiore inclusione e accessibilità a tutti;
- istituzione del Garante nazionale delle disabilità: viene istituito il Garante nazionale delle disabilità, un organo indipendente con il compito di tutelare e promuovere i diritti delle persone con disabilità.
Ultime disposizioni del Decreto Disabilità 2024
Il Decreto Disabilità 2024, come ultimo decreto attuativo della Legge n. 227 del 2021, fornisce ulteriori dettagli e disposizioni per garantire l'effettiva attuazione degli obiettivi stabiliti dalla legge. Alcune delle ultime disposizioni includono:
- ridefinizione del concetto di disabilità: il Decreto introduce una nuova definizione di disabilità. Secondo questa definizione, una persona con disabilità è colui che presenta a lungo termine limitazioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che, in interazione con barriere di diversa natura, possono rendere difficile partecipare pienamente e in modo uguale agli altri a diverse situazioni di vita. Questa definizione, ispirata ai principi di autodeterminazione e non discriminazione sanciti dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, mira a promuovere un approccio più inclusivo e rispettoso verso le persone con disabilità;
- nuovo approccio terminologico: il Decreto introduce un cambiamento nel linguaggio utilizzato, sostituendo il termine "handicap" con "condizione di disabilità". Questa modifica non è solo semantica ma riflette un'evoluzione nel modo in cui la società percepisce e comprende la disabilità, ponendo l'accento sull'uguaglianza e sull'inclusione;
- processo di valutazione: si prevede l'implementazione di un nuovo processo di valutazione dell'invalidità, suddiviso in due fasi. La valutazione di base, gestita dall'INPS, sarà seguita da una valutazione multidimensionale che coinvolgerà diversi professionisti del settore sanitario e sociale. Questo approccio mira a ottenere una valutazione più accurata e completa delle esigenze e delle capacità delle persone con disabilità;
- adozione di classificazioni internazionali: si prevede l'adozione di standard internazionali per la valutazione della disabilità, come la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) e la Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD). Ciò garantirà un quadro uniforme e coerente a livello globale, facilitando la comparabilità dei dati e delle valutazioni;
- INPS come soggetto unico accertatore: a partire dal 1° gennaio 2026, l'INPS diventerà l'unico soggetto responsabile della procedura valutativa di base per il riconoscimento della condizione di disabilità;
- certificato polifunzionale: viene introdotto un certificato unico che attesta la condizione di disabilità. Questo certificato sostituirà completamente le certificazioni precedenti e avrà valore legale per l'accesso alle prestazioni e ai servizi disponibili, semplificando e rendendo più efficace l'accesso alle risorse disponibili per le persone con disabilità.
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